Descrizione
Due discorsi che testimoniano tutto l’impegno e il rigore morale e filosofico di uno dei protagonisti indiscussi della vita politica del secondo dopoguerra.
“C’è una coscienza collettiva nuova, dove vive la sensazione che ingiustizie e condizioni d’insufficiente dignità non siano più tollerabili e che il diritto di altri, anche dei più lontani, sia da tutelare non meno del proprio. La ragione di Stato e la ragione della forza dovranno cedere, alla fine, a questa incontenibile logica della fraternità dei popoli che si lega al destino di un’umanità davvero rinnovata”