Hermann Keyserling

Presagi di un mondo nuovo

14,25

novembre 2016pp: 152Collana: DNAIn copertina:XXX © Jati Putra Pratama, 2016 ISBN: 9788898220441 Categorie: , , , Tag: ,

Descrizione

Il grande equivoco del nostro tempo è aver scambiato l’innovazione con la semplice padronanza degli strumenti tecnologici e la creatività con la capacità di elaborare forme accattivanti per contenuti sempre uguali. Gli individui dallo spirito veramente creativo, anticonformista e rivoluzionario sono considerati inutili o relegati a un ruolo marginale, mentre le forze spirituali, da cui nasce la vera originalità, sono svilite in nome di un progresso materiale apparentemente alla portata di tutti. Hermann Keyserling, in anticipo su tutti gli intellettuali dell’età contemporanea, individua qui la sfida potente e terribile che ognuno di noi ha di fronte, nella quale si gioca non solo l’avvenire dell’umanità, ma anche la possibilità di una piena espressione della libertà personale.

“Non scrivo per raccontare ciò che sarà o potrà essere, ma affinché nasca lo stato delle cose migliore possibile. Chi lamenta il fatto che io non tenga sufficiente conto dell’individuo ha perfettamente ragione. Dovrebbe però riflettere che mai un generale ha vinto una battaglia preoccupandosi solo dell’individuo e non della vittoria della nazione, e che nessuno è disposto a seguire un altro a meno che non veda in lui espresse le aspirazioni del proprio inconscio. Il mio fine è l’umanità intera ma anche l’individuo singolo, poiché il punto di collegamento tra l’una e l’altro è situato nelle profondità dell’anima”.

Hermann Keyserling

(1880-1946) È stato una personalità di spicco nei circoli intellettuali europei della prima metà del Novecento. Grande viaggiatore, per scelta rimase sempre lontano dagli ambienti accademici e fondò a Darmstadt la Società per la Libera Filosofia, attiva ancora oggi. Criticò apertamente il nazionalsocialismo prima dell’ascesa al potere di Hitler, che in seguito vietò la pubblicazione delle sue opere. Queste continuarono tuttavia a essere pubblicate all’estero, dove furono apprezzate, tra gli altri, dal filosofo Henri Bergson, dallo psicanalista Carl Gustav Jung e dal poeta indiano Rabindranath Tagore.

Estratto