Michael Young

L’avvento della meritocrazia

14,25

novembre 2014pp: 232Collana: DNAIn copertina:Joseba Elorza, Encima, collage digitale ISBN: 9788898220175 Categorie: , , , Tag: ,

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Descrizione

Un saggio atipico e illuminante, con cui nacque il termine “meritocrazia”. Michael Young descrive un’immaginaria Inghilterra del 2033, divenuta completamente e acriticamente meritocratica, e rievocando gli scenari apocalittici di Orwell e Huxley decostruisce il mito della meritocrazia come soluzione di tutti i problemi sociali.

“Se non si può giocare altro che un calcio di prima fascia, che cosa si deve fare di tutti quelli che non sono abbastanza bravi per essere ammessi nella squadra? Gli uomini, dopotutto, si distinguono non per l’uguaglianza ma per l’ineguaglianza delle loro doti. Se valutassimo le persone non solo per la loro intelligenza o la loro efficienza, ma anche per il loro coraggio, per la fantasia, la sensibilità e la generosità, chi si sentirebbe più di sostenere che lo scienziato è superiore al facchino che ha ammirevoli qualità di padre, o che l’impiegato straordinariamente efficiente è superiore al camionista straordinariamente bravo a far crescere rose?”

Michael Young

(1915–2002) È stato un sociologo ed economista inglese. Membro del partito laburista, ha dedicato la sua attività allo studio e alla promozione di un piano di riforme pensato per garantire maggiore equità di accesso al sistema dei servizi pubblici e all’istruzione, in particolare per le comunità non di madrelingua inglese.  Deve la sua maggior fortuna all’invenzione del termine “meritocrazia”, con il quale segnalava il rischio che un’applicazione rigidamente ideologica del principio meritocratico generasse una società ancora più afflitta dal problema delle ineguaglianze.

Estratto

Rassegna Stampa